Jean-Baptiste Lully
Le Carnaval, Mascarade Royale

Edizione critica a cura di Bernardo Ticci – BTE2025

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La prima rappresentazione mondiale in tempi moderni dell'ultima commedia-balletto di Lully

Il 17 ottobre 1675, l'opéra-balletto di Lully intitolata Le Carnaval venne rappresentata a corte e poi al Palais-Royal.
Scritto su testi di Molière, Isaac de Benserade e Philippe Quinault, era composta da nove voci, ciascuna delle quali riprendeva i maggiori successi delle opere precedenti: Le Bourgeois Gentilhomme, Les Noces de Village, Monsieur de Pourceaugnac, Le Ballet de Flore, La Pastorale Comique…

Il libretto pubblicato lo stesso anno descriveva lo spettacolo come segue: “Appare Carnaval, vestito in modo da renderlo riconoscibile su un piccolo trono in fondo al teatro. È circondato dal suo consueto seguito, vestito con la sua livrea e composto da un gran numero di persone che cantano e suonano diversi tipi di strumenti. I violini che lo seguono cominciano a celebrare il suo ritorno e Lui stesso, con una storia che canta, eccita i festaioli che lo accompagnano, per liberare il più grande dei monarchi dalle sue gloriose fatiche.”

Lully non usa semplicemente la musica dei suoi lavori precedenti, a volte li ha trasformati in modi piuttosto sorprendenti, come questi estratti da Monsieur de Pourceaugnac dove il ruolo principale (interpretato dallo stesso Lully) diventa un borghese italiano che si esprime... cantando!

Questa “mascarade” [“reale” perché danzata dal re] è un'opera straordinaria, una sorta di antologia (un “best-of ”) di pezzi che Lully stesso scelse tra i dieci anni di successo delle sue commedie-balletti.

Le Carnaval non è ancora stato eseguito o registrato nella sua interezza nei tempi moderni. Siamo anche responsabili dell'edizione in notazione moderna, l'unica attualmente in circolazione, che utilizzeremo per la messa in scena.