"Omaggio a Luigi Dallapiccola"
Canti di prigionia
Sabato 7 giugno 2025 alle ore 20, in Sala Zubin Mehta, un nuovo appuntamento sinfonico nell’ambito del “Maggio Aperto”.
A 50 anni dalla sua scomparsa il Teatro del Maggio e l'Accademia Musicale Chigiana dedicano una serata sinfonica a Luigi Dallapiccola; in programma “Disegnare Rami” di Filippo Perocco e i “Canti di prigionia” di Luigi Dallapiccola.
Sul podio della sala Mehta Lorenzo Donati.
In coproduzione con Accademia Musicale Chigiana
Con il patrocinio di ANED Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti – Sezione di Firenze, Memoriale delle deportazioni, Centro Studi Luigi Dallapiccola, Firenze e Accademia delle Arti e del Disegno, Firenze
Posto unico 20€
Firenze, 5 giugno 2025 – Continuano gli spettacoli del ciclo del Maggio Aperto inclusi nell’ambito dell’87°Festival del Maggio Musicale Fiorentino, i concerti che uniscono il Teatro e il suo Festival al mondo delle variopinte e numerose realtà musicali del territorio fiorentino.
Sabato 7 giugno 2025, alle ore 20, in Sala Zubin Mehta, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana - presenta il concerto “Omaggio a Luigi Dallapiccola”.
L’evento si inserisce nelle celebrazioni per il 50° anniversario della scomparsa di Luigi Dallapiccola e per gli 80 anni dalla liberazione dei campi di prigionia, concentramento e sterminio nazi-fascisti.
In cartellone due opere dal grande valore simbolico: i Canti di prigionia di Luigi Dallapiccola e la prima esecuzione assoluta di Disegnare Rami di Filippo Perocco, nuova composizione commissionata dall’Accademia Musicale Chigiana.
Sul palco un cast formato da interpreti e giovani promesse legati all’Accademia Musicale Chigiana con la direzione di Lorenzo Donati: tra i protagonisti della serata il soprano Livia Rado, il percussionista Antonio Caggiano, i pianisti Aldo Orvieto e Anna D’Errico, le arpiste Emanuela Battigelli e Stefania Scapin, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” e il Chigiana Percussion Ensemble.
Il live electronics e la regia del suono sono affidati a Alvise Vidolin, Nicola Bernardini e Julian Scordato.
Il concerto:
I Canti di prigionia – composizione centrale del Novecento, scritta tra il 1938 e il 1941 – rappresentano una vibrante testimonianza di musica come atto di protesta civile contro la tirannia e la negazione della libertà, costruiti intorno alle figure di Maria Stuarda, Boezio e Girolamo Savonarola. Le voci e gli strumenti restituiscono con intensità questo drammatico affresco sonoro, capolavoro di Dallapiccola, figura centrale non solo per Firenze, sua città di adozione dal 1922 fino alla morte, ma per l’intero panorama musicale, culturale e civile italiano e internazionale. Docente di composizione all’Accademia Chigiana nel 1971 e nel 1974, il suo insegnamento e la sua personalità artistica hanno fortemente influenzato lo sviluppo della seguente generazione di compositori.
Accanto a questa composizione, Disegnare Rami di Filippo Perocco apre una nuova dimensione di riflessione contemporanea. L’opera esplora la bellezza della natura e il principio della ramificazione come metafora dell’esistenza, con una scrittura che fonde doppio coro, due pianoforti preparati ed elettronica analogica. Perocco conduce l’ascoltatore in un mondo onirico e sospeso, costruendo un’ecologia dello stupore che invita a meditare sulla responsabilità e la cura del rapporto con il naturale, valorizzando la delicatezza e il dettaglio sonoro come forme di consapevolezza.