Il ciclo di concerti dell'Accademia Bartolomeo Cristofori
Ha preso avvio il 14 aprile - secondo appuntamento dell’86 Festival del Maggio Musicale - con il concerto del mezzosoprano Teresa Iervolino accompagnata al fortepiano da Francesco Pareti il ciclo di cinque concerti “Sulle ali del canto”, collaborazione del Teatro del Maggio con l’Accademia del Fortepiano Bartolomeo Cristofori.
Dal 16 aprile e fino al 20, altri quattro concerti in sala Mehta alle 20
Firenze 15 aprile 2014 – Ha preso avvio il 14 aprile - secondo appuntamento artistico dell’86 Festival del Maggio Musicale subito dopo il concerto inaugurale - con il concerto del mezzosoprano Teresa Iervolino accompagnata al fortepiano da Francesco Pareti, il ciclo di cinque concerti “Sulle ali del canto”, collaborazione del Teatro del Maggio con l’Accademia del Fortepiano Bartolomeo Cristofori.
Dal 16 e fino al 20 aprile sono in calendario altri quattro interessantissimi e preziosi concerti che vedranno sedersi ai fortepiano d’epoca della collezione dell’Accademia, Maurizio Baglini, il 16, Jin Ju il 18, Francesco Libetta il 19, e Yuan Sheng il 20 aprile. Tutti i concerti sono tenuti in Sala Mehta con inizio alle ore 20.
Posto unico a 20euro.
“Sulle ali del canto” ripercorre in cinque concerti momenti salienti di grande intensità espressiva ispirati alla vocalità.
Il termine “cantabile“ ricorre con grande frequenza nella musica strumentale, in particolare pianistica, che ha come riferimento la vocalità, in un periodo che va dalla fine del XVIII secolo al Biedermeier fino al tardo Romanticismo.
A testimonianza di questa cifra stilistica “L’arte del canto applicata al pianoforte“ di S. Thalberg, pubblicata nel 1850, codifica una tendenza che influenza la produzione pianistica di un periodo straordinario per ricchezza di ispirazione, e lancia una sfida allo strumento a tastiera: imitare le sottigliezze espressive della voce umana, del “canto”.
Il cantabile pianistico oggi è arte apprezzata da addetti ai lavori e appassionati, grazie alla perfezione e alla bellezza dei moderni strumenti, ma la strada per giungere al risultato che oggi conosciamo è stata lunga, e può essere pienamente compresa ed apprezzata solo ripercorrendola sugli strumenti d’epoca.
La rassegna inserita nella programmazione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino è in collaborazione con l’Accademia Bartolomeo Cristofori e offre una squisita opportunità per ripercorrere questo cammino.
Si è partiti dalla voce del mezzosoprano Teresa Iervolino accompagnata da Francesco Pareti, che ha spaziato da celebri arie da camera con una incursione nel repertorio più popolare della canzone napoletana per poi indagare sulle molteplici possibilità di “cantare” alla tastiera. Dopo il primo concerto Iervolino/Pareti eseguito il giorno successivo all’apertura del Festival saranno chiamati a sedersi ai fortepiano , interpreti di fama internazionale e specialisti di prassi esecutiva su strumenti d’epoca come Maurizio Baglini, Jin Ju, Francesco Libetta e Yuan Sheng.
Tre gli strumenti - che diventano assieme agli esecutori, protagonisti essi stessi dei concerti - che il pubblico potrà ammirare e ascoltare in questa rassegna: un Johann Schantz di inizio ‘800, un Carl Stein del 1830, e un Pleyel del 1849, tutti in perfetto stato, che potranno restituire il suono che tutti i grandi compositori in programma hanno sentito nella loro epoca.