Cornelius Meister: 30 maggio 2025 alle ore 20 in Sala Mehta

Venerdì 30 maggio 2025 alle ore 20 il maestro Cornelius Meister sul podio della Sala Mehta – alla guida dell’Orchestra del Maggio – per un nuovo appuntamento sinfonico. 

In programma le musiche di Carl Maria von Weber, Luciano Berio e Robert Schumann. 

Solista, il mezzosoprano Monica Bacelli.

Il concerto sarà trasmesso in differita su Rai Radio 3  
 

Firenze, 27 maggio 2025 – L’87º Festival del Maggio Musicale Fiorentino prosegue con un nuovo appuntamento sinfonico. 

Venerdì 30 maggio 2025, alle ore 20 il maestro Cornelius Meister  alla guida dell’Orchestra del Maggio: in programma le composizioni di Carl Maria von Weber, Luciano Berio e Robert Schumann. Solista il mezzosoprano Monica Bacelli, che nelle stagioni del Teatro ha debuttato nella storica produzione de Le nozze di Figaro dell’estate del 1992 diretta da Zubin Mehta con la regia di Jonathan Miller.

Meister – sempre insieme a Monica Bacelli e all’Orchestra del Maggio – tornerà protagonista nel volgere di pochi giorni nel concerto per la Festa della Repubblica previsto il 1º giugno 2025 alle ore 20:30 all’auditorium “Guido d’Arezzo” ad Arezzo con in cartellone il medesimo programma musicale.

Cornelius Meisterche al Maggio ha debuttato nel Faust di Ferruccio Busoni andato in scena nel febbraio del 2023, ha studiato pianoforte e direzione alla Hochschule für Musik und Theater di Hannover. Nel settembre 2005 è diventato Generalmusikdirektor di Heidelberg, allora il più giovane direttore musicale generale della Germania. Più recentemente è stato nominato Generalmusikdirektor della Stuttgart State Opera e della Stuttgart State Orchestra. Nel corso della sua carriera ha calcato importanti palcoscenici internazionali, dirigendo orchestre di prestigio come la Concertgebouworkest, la BBC Philharmonic, la Danish National Symphony Orchestra, l’Orchestre de l'Opéra National de Paris, l’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala.

La serata si apre con l’Ouverture tratta da Der Freischütz di Carl Maria von Weber. Il debutto del lavoro di von Weber nell’estate del 1821 segnò la nascita dell’opera nazionale tedesca, la cui linfa vitale risiedeva nel ricco patrimonio di favole e racconti della tradizione popolare germanica. Nell’ouverture i motivi principali dell’opera sono concentrati combinando sonorità orchestrali cupe e momenti di distesa cantabilità per sottolineare l’eterno conflitto tra bene e male.

Segue la composizione che dà il nome al concerto, ossia Folk Songs di Luciano Beriomessa in locandina per rendere un tributo al compositore a cento anni dalla nascita  (24 ottobre 1925) e scomparso esattamente 22 anni fa il 27 maggio 2003,  il cui nome è legato alla stessa storia del Maggio Musicale Fiorentino dove è stato direttore artistico nel 1984 per la 47 esima edizione del Festival, quando aprì le porte a proposte musicali nuove mantenendo un legame con la tradizione. 

Le Folk Songs furono composte nel 1964 da Berio per omaggiare all’intelligenza vocale di Cathy Berberian, mezzosoprano dall’incredibile estensione vocale e all’epoca sua moglie e sono un’antologia di undici canti popolari di varia provenienza (Stati Uniti, Armenia, Sicilia, Sardegna, Provenza, Azerbaijan) trovati in vecchi dischi e raccolte di canti popolari.

Il concerto si chiude con la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 firmata da Robert Schumann: venne composta nel 1841 in un periodo di estrema creatività; nell’arco di pochi mesi videro infatti la luce alcune importanti pagine della produzione schumanniana tra cui la Prima Sinfonia op. 38 e, appunto, la Sinfonia in re minore. Tuttavia lo scarso successo ottenuto alla prima esecuzione a Lipsia distolse l’autore dall’intento di pubblicare la partitura, che venne accantonata e revisionata solo dieci anni più tardi. Nella rinnovata e definitiva veste la Sinfonia sarà riproposta al pubblico nel marzo del 1853 a Düsseldorf per poi essere pubblicata con il numero d’opera 120.