87º Festival del Maggio Musicale Fiorentino
Grigory Sokolov
Lunedì 16 giugno 2025 alle ore 20, in Sala Zubin Mehta, torna protagonista al Maggio il pianista Grigory Sokolov.
La serata, in coproduzione con gli Amici della Musica di Firenze, trova in cartellone le composizioni di William Byrd e Johannes Brahms.
In coproduzione con gli Amici della Musica di Firenze
Firenze, 13 giugno 2025 – Lunedì 16 giugno 2025 alle ore 20 - in Sala Zubin Mehta - torna a poco più di un anno dalla sua ultima esibizione il pianista Grigory Sokolov.
Il concerto, a due giorni di distanza da quello di Yo Yo-Ma, è anche in quest’occasione una coproduzione insieme agli Amici della Musica di Firenze.
Grigory Sokolov, che al Maggio ha debuttato dieci anni fa, nella primavera del 2015 - e ha esordito nelle stagioni degli Amici della Musica nel 1969 - ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di cinque anni e, due anni dopo, ha iniziato gli studi con Liya Zelikhman presso la “Central Special School” del Conservatorio di Leningrado. Ha continuato a ricevere lezioni da Moisey Khalfin al Conservatorio e ha tenuto il suo recital di debutto nella sua città natale nel 1962. Il talento di Sokolov è stato riconosciuto nel 1966 quando a 16 anni è diventato il musicista più giovane a ricevere la medaglia d'oro all' “International Čajkovskij Competition” a Mosca. Si è esibito a lungo come solista in concerto con orchestre di altissimo livello, collaborando tra gli altri con la New York Philharmonic, la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, la Philharmonia London, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e la Filarmonica di Monaco, prima di decidere di concentrarsi esclusivamente sull'esecuzione solistica.
L’esibizione del 16 giugno trova in cartellone le musiche di William Byrd e Johannes Brahms: la serata si apre con “John come kiss me now” e prosegue, in quest’ordine, con “The first pavan. The galliard to the first pavan”; con “Fantasia”; “Alman”; “Pavan: The Earl of Salisbury. Galliard. Second galliard” e “Callino casturame”, tutte musiche di William Byrd.
Il concerto si chiude con due composizioni di Brahms, ossia “Quattro Ballate” op. 10 e “Due Rapsodie” op. 79.
Il concerto:
William Byrd
Vissuto al tempo della dinastia Tudor, William Byrd è stato uno dei maggiori compositori inglesi del tardo Rinascimento. Nato a Londra nel 1540 iniziò giovanissimo lo studio della musica. Fu allievo di Thomas Tallis e in seguito membro di spicco del coro della Cappella Reale nonché organista e maestro del coro della cattedrale di Lincoln. Coltivò molti generi musicali del suo tempo dalla musica sacra alla polifonia profanadedicandosi anche alla musica strumentale. La sua produzione di opere dedicate alla tastiera comprende brani di diversa natura come variazioni, danze e arie ispirate al patrimonio popolare inglese ed è stato uno degli autori del Fitzwilliam Virginal Book, la prima raccolta di pagine per tastiera del tardo periodo Elisabettiano. Da questa raccolta sono tratti John come kiss me now, Alman e Callino casturame, antiche melodie della tradizione anglosassone corredate da lunghe sequenze di variazioni sempre più fiorite. Da Parthenia o The Maydenhead, antologia che raccoglie opere di Byrd, John Bull e Orlando Gibbons pubblicata nel 1613, sono tratte invece The first Pavan, The Galliard to the first Pavan, Fantasia e Pavan: The Earl of Salisbury. Galliard. Second Galliard, danze di corte di epoca rinascimentale arricchite da trilli, abbellimenti e intrecci contrappuntistici.
Johannes Brahms
Al pianoforte, suo strumento prediletto e compagno di un’intera vita, Johannes Brahms ha dedicato molti brani di varia natura composti quasi per diletto nel corso della sua carriera. Come per altri compositori dell’Ottocento - Schubert, Mendelssohn e Schumann - la pagina pianistica breve rappresentò anche per Brahms il luogo privilegiato per le confessioni più intime e per l’abbandono allo struggimento nostalgico. Le Quattro Ballate op. 10 furono composte nel 1854; allora il compositore aveva ventuno anni e nel presentarle all’editore Senff le definì “brani di facile esecuzione e di facile comprensione”. Ispirate al poema scozzese Edward le Quattro Ballate sono caratterizzate da toni nostalgici e da una scrittura pianistica sovente intrisa di malinconia e tenerezza. All’estate del 1879 risalgono invece le Due Rapsodie op. 79. La prima, nella tonalità di si minore, espone due temi distinti e fortemente caratterizzati: il primo ritmico e dal piglio vigoroso, il secondo invece melodico e venato da una lieve inquietudine. La seconda, nella tonalità di sol minore, come la prima è costruita sul contrasto di due temi opposti: melodico e disteso il primo, ritmico e vitale il secondo.