Data | Luogo | Acquista |
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Domenica 21 febbraio 2021 20:00 | Teatro del Maggio | Acquista |
Martedì 23 febbraio 2021 20:00 | Teatro del Maggio | Acquista |
Venerdì 26 febbraio 2021 20:00 | Teatro del Maggio | Acquista |
Domenica 28 febbraio 2021 15:30 | Teatro del Maggio | Acquista |
Mercoledì 03 marzo 2021 20:00 | Teatro del Maggio | Acquista |
Domenica 07 marzo 2021 15:30 | Teatro del Maggio | Acquista |
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La recita del 23 febbraio 2021, ore 20, sarà trasmessa in streaming sul sito del Teatro del Maggio.
Nuovo allestimento al Maggio per il Rigoletto di Giuseppe Verdi con Riccardo Frizza sul podio, regia di Davide Livermore e, come protagonista, Leo Nucci che ha interpretato il personaggio verdiano più di 560 volte. Nell’aprile del 1850 Verdi firma un contratto con il Teatro La Fenice di Venezia per una nuova opera. Il soggetto che il compositore propone al librettista Francesco Maria Piave è Le Roi s’amuse, il dramma storico di Victor Hugo rappresentato alla Comédie-Française nel 1832 e censurato per aver ritratto la monarchia nei suoi vizi peggiori. La scelta è pericolosa e Verdi lo sa. La censura veneta infatti non accetta inizialmente la proposta del maestro, giudicando il soggetto “di ributtante immoralità e oscura trivialità”. A infastidire la censura è l’elemento della maledizione, che per Verdi è la forza motrice di tutta l’azione nonché il primo titolo da lui pensato per l’opera. Dopo una lunga diatriba si giunge a un compromesso: l’azione viene spostata di tempo e di luogo, il re di Francia declassato a Duca di Mantova e l’opera intitolata con il nome del gobbo Rigoletto. Primo titolo della cosiddetta ‘trilogia popolare’, Rigoletto debutta con successo l’11 marzo 1851 stabilendo una svolta decisiva nel panorama operistico del tempo. Per la prima volta il ruolo principale è affidato a un personaggio di umili origini, sciagurato e deforme. Uomo dalla personalità tormentata, Rigoletto è tanto cinico e spietato nello svolgimento della mansione di giullare, quanto amorevole e appassionato nella dimensione di padre. Inevitabilmente segnato da quella maledizione che lo accompagna fin dal principio dell’opera, Rigoletto perderà tutto, perfino il bene più caro, rimanendo schiacciato dal peso di un destino al quale non può sottrarsi.
Nuovo allestimento