Opera, Amore è un’opera da camera che ha come soggetto la storia stessa del melodramma. Il tradizionale triangolo dell’opera lirica, lei-lui-l’altro, in cui l’amore dei primi due personaggi viene contrastato dal terzo, attraversa i grandi capolavori dell’opera, da Monteverdi a Puccini, passando per Pergolesi, Mozart, Paisiello, Cimarosa, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Mascagni e Giordano.
Nel nostro caso, gli amanti sono la Musica (il soprano) e l’Amore (il tenore). La loro relazione, che in forme e modalità diverse, fra attrazioni, conflitti e colpi di scena, attraversa l’intera storia dell’opera lirica, è inizialmente avversata dall’Odio (mezzosoprano en travesti, in realtà il Teatro mascherato) che alla fine sarà vinto dalla forza dirompente dell’unione di Musica e Amore, si svelerà e celebrerà, insieme, la loro relazione e sé stesso. Questa semplice vicenda sentimentale viene “raddoppiata” da un gioco di citazioni testuali e musicali che raccontano la storia dell’opera italiana, quattro secoli di grandi capolavori.
Ogni “numero” musicale dello spartito fa riferimento a un diverso momento storico nell’evoluzione del melodramma italiano, iniziando da un Prologo, una sorta di “Ouverture vocale” e concludendo con un terzetto che chiude lo spettacolo con la celebrazione dell’Opera, lo spettacolo magico dove tutto è finto e niente è falso.
Progetto ideato da Marco Maria Cerbo e Francesco Micheli realizzato dall’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino su commissione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Ingresso libero su prenotazione a [email protected] fino a esaurimento dei posti disponibili
Musica
Federico Gon
Libretto e Drammaturgia
Alberto Mattioli
Regia
Francesco Micheli
Scene e costumi
Chiara Taiocchi
La Musica
Maria Rita Combattelli, Sabrina Sanza
L’Amore
Michele Galbiati, Paolo Nevi
Il Teatro (mascherato da Odio)
Giulia Alletto, Janetka Hosco
Pianoforte
Carlo Manganaro, Romolo Saccomani
Fisarmonica
Raffaele Diego Cardone, Francesco Moretti