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Sesto titolo del catalogo verdiano realizzato durante gli ‘anni di galera’, I due Foscari, opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, debutta al Teatro Argentina di Roma il 3 novembre del 1844. La première, come riferì Verdi stesso, si rivelò «un mezzo fiasco», dovuto in parte a un cast vocale impreparato e in parte ai limiti del soggetto scelto. Eppure in prima battuta Verdi si era entusiasmato per quel «bel dramma, bellissimo, arcibellissimo» - così lo aveva descritto a Piave - il cui soggetto era ispirato all’omonima opera teatrale di Lord Byron, salvo poi rendersi conto in fase di composizione che mancava totalmente d’azione, risultando monotono e ripetitivo. Il dramma è infatti costruito interamente sul contrasto tra amor paterno e amor di patria del Doge Francesco Foscari e sulle pene di suo figlio Jacopo, accusato ingiustamente di omicidio e di aver tramato contro la Repubblica di Venezia. L'opera I due Foscari si distingue per alcune soluzioni compositive nuove e sperimentali. L’orchestrazione, ad esempio, si fa più sottile e accurata, con un posto di primo piano riservato all’arpa e ai legni che restituiscono una tinta strumentale elegiaca e notturna perfettamente aderente all’immagine di Venezia descritta da Byron, i finali d’atto si concludono senza la tradizionale stretta e compaiono in maniera sistematica i motivi di reminiscenza; a ogni personaggio è associato infatti un motivo musicale che ricompare, come un biglietto da visita, ogni volta che i protagonisti tornano in scena.
Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita del 03/06/2022 è in vendita con uno sconto del 50% su i biglietti di ogni settore
Nuovo allestimento
Si avvisa il gentile pubblico che l'ultima recita dell'opera "I due Foscari" di Giuseppe Verdi, venerdì 3 giugno 2022 ore 20 in Sala Zubin Mehta, sarà in concomitanza con il concerto di Vasco Rossi all'Anfiteatro delle Cascine.
Per evitare al massimo le probabili difficoltà per raggiungere il teatro, invitiamo il nostro pubblico a consultare il sito del Comune dove sarà possibile trovare tutte informazioni relative alla mobilità di quel giorno -->
Sesto titolo del catalogo verdiano realizzato durante gli ‘anni di galera’, I due Foscari, opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, debutta al Teatro Argentina di Roma il 3 novembre del 1844. La première, come riferì Verdi stesso, si rivelò «un mezzo fiasco», dovuto in parte a un cast vocale impreparato e in parte ai limiti del soggetto scelto. Eppure in prima battuta Verdi si era entusiasmato per quel «bel dramma, bellissimo, arcibellissimo» - così lo aveva descritto a Piave - il cui soggetto era ispirato all’omonima opera teatrale di Lord Byron, salvo poi rendersi conto in fase di composizione che mancava totalmente d’azione, risultando monotono e ripetitivo. Il dramma è infatti costruito interamente sul contrasto tra amor paterno e amor di patria del Doge Francesco Foscari e sulle pene di suo figlio Jacopo, accusato ingiustamente di omicidio e di aver tramato contro la Repubblica di Venezia. L'opera I due Foscari si distingue per alcune soluzioni compositive nuove e sperimentali. L’orchestrazione, ad esempio, si fa più sottile e accurata, con un posto di primo piano riservato all’arpa e ai legni che restituiscono una tinta strumentale elegiaca e notturna perfettamente aderente all’immagine di Venezia descritta da Byron, i finali d’atto si concludono senza la tradizionale stretta e compaiono in maniera sistematica i motivi di reminiscenza; a ogni personaggio è associato infatti un motivo musicale che ricompare, come un biglietto da visita, ogni volta che i protagonisti tornano in scena.
Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita del 03/06/2022 è in vendita con uno sconto del 50% su i biglietti di ogni settore
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